05Sep
Missione
Una alta formazione
Lo IASSP è una scuola di alta formazione che si pone l’obiettivo di contribuire alla configurazione strategica e assiologica di una futura classe dirigente. Ai discenti vengono forniti gli strumenti e le conoscenze interdisciplinari essenziali per diventare creatori di valore ed entrare in dialogo con quella parte del Paese che sente l’urgenza di una sua riqualificazione intellettuale e morale, nell’ipotesi di limitare il radicato dualismo tra società civile e Stato.
L’Istituto si avvale di un corpo docente, di tutor e relatori eminenti, formato da eccellenze provenienti dal mondo accademico e imprenditoriale.
“La civiltà è una gara tra l’educazione e la catastrofe”
H.G. Wells
Una didattica del dialogo
L’Istituto di Alti Studi Strategici e Politici (IASSP) si riconosce nei valori del dialogo, fondativi della migliore tradizione occidentale. La didattica del dialogo è il paradigma della formazione strategica che si attua attraverso relazioni elettive tra coloro che cercano ispirazione e guida, e le voci eminenti del sapere e del fare, condividendo l’urgenza di una riqualificazione del Paese nella prospettiva di divenirne partecipi. Il dialogo presuppone un confronto veritativo tra posizioni differenti, ma sempre accomunate dal desiderio di avvicinarsi insieme alla verità. Non è semplice chiacchiera relativistica, ma è, invece, passione per la conoscenza e ricerca della verità che, si accende come una scintilla dall’incontro e dallo scambio dialogico.
L’attualità quando non abbassa il dialogo alla chiacchiera irrilevante (che parla di tutto senza approfondire nulla), fa valere una forma di imposizione del relativismo – l’ossimoro è necessario –, che delegittima l’idea stessa del dialogo. A quest’ultimo antepone e contrappone concetti esclusivi e insindacabili. Ma quando tutti pensano il medesimo, in realtà nessuno sta pensando: e il pensiero stesso decade a operazione irriflessa, ad automatismo tecnico coerente con i tempi in cui il vero si risolve nell’utile, il giusto nell’utilizzabile, il bene nel calcolabile.
Il pensiero è per sua natura dialogico, in movimento, per vocazione aperto al confronto con l’altro: il lemma greco dià-logos allude esso stesso a una “ragione comunicativa” (logos, il pensiero che è parola)
costitutivamente dinamica, che si muove “attraverso” lo spazio che separa gli interlocutori che si confrontano e che, dialogando, possono da posizioni diverse avvicinarsi alla verità. Per questo, nulla più del dialogo e del confronto veritativo è avversato dal conformismo di un pensiero settario o pensiero unico che dispone di una sua articolata neolingua, il cui dispositivo fondamentale consiste nella delegittimazione apriorica, mediante apposite categorie, di ogni posizione divergente da quella che si pretende la sola ammissibile.
Noi riteniamo di appartenere a quel genere di uomini che amano confutare ed essere confutati, prendendo parte alla “lotta amichevole” (Heidegger) del dialogo. E riteniamo doveroso non avere preclusioni di sorta nel dialogo: il dialogo può portare alla verità o disperdersi per i “sentieri interrotti” che non conducono da nessuna parte e che, per ciò stesso, risultano aporetici; ma la negazione a priori del dialogo è la l’apoteosi della “distruzione della ragione”. Su queste basi, l’Istituto aspira a essere uno spazio critico di discussione e di qualificazione della sintassi e della strategia, ove i diversi e, nel caso, perfino gli opposti, abbiano diritto di parola e di confronto, di espressione e di replica: e ciò muovendo dalla considerazione secondo cui l’errore non va represso, ma va confutato; non va sanzionato, ma smascherato mediante la docile forza della ragione dialogica.
PRINCIPI ETICI E DI COMPORTAMENTO
1. Principio generale – Rispetto della legge
L’Associazione Istituto di Alti Studi Strategici e Politici per la Leadership riconosce come principio il rispetto della normativa vigente in tutti i paesi in cui lo stesso opera.
I destinatari sono tenuti a rispettare le leggi vigenti nazionali e comunitarie comunque rispettose dei Diritti Umani, i regolamenti, i codici interni e, ove applicabili, le norme di deontologia professionale, pena il loro allontanamento dall’Associazione.
In nessun caso è giustificata o tollerata una condotta in violazione di tali norme.
Le finalità sono, fra le altre:
promuovere e organizzare un piano di studio e di attività correlate agli obbiettivi didattici e culturali dell’Associazione per la formazione di figure professionali orientate a ruoli di leadership in ambito istituzionale, in primis politico e amministrativo, e in quello delle attività interrelazionali tra pubblico e privato.
Il fine è quello di contribuire ad affermare in tali ambiti il primato assiologico e morale e la prospettiva ideale e cognitiva del concetto di “Bene comune”. Di promuovere fattivamente la cultura specifica e le aspettative esistenziali di emancipazione, di giustizia e di merito.
Il progetto didattico, organizzato nell’inedita forma di Libero Dottorato di Ricerca Privato (esente da finalità di carriera accademica e da ogni rilievo legale) è ispirato ai principi etici di dignità, integrità e responsabilità del vincolo tra persona e società. Si avvale del tutoraggio di maestri accreditati sia sul piano disciplinare, sia su quello politico istituzionale in grado di trattenere con i dottorandi un proficuo rapporto intellettuale.
2. Onestà e correttezza
L’onestà rappresenta il principio fondamentale per tutte le attività dell’Ente e costituisce elemento essenziale.
Il comportamento dei Destinatari (o gli Associati) nello svolgimento delle loro attività deve essere improntato a criteri di correttezza, collaborazione, lealtà e competenza. Osservare i doveri di probità e dignità, nella salvaguardia della propria reputazione e dell’immagine dell’Associazione
3. Prevenzione della corruzione
L’Associazione IASSP, nella conduzione delle sue attività, vieta qualunque azione nei confronti o da parte di terzi, tesa a promuovere o a favorire i propri interessi, trarne vantaggio, o in grado di ledere l’imparzialità e l’autonomia di giudizio.
A tal fine si impegna a mettere in atto tutte le misure necessarie a prevenire ed evitare fenomeni di corruzione e altre condotte idonee a integrare il pericolo di commissione dei reati previsti dal D. Lgs. n.231/01.
Non si consente di corrispondere o accettare sul piano personale somme di denaro, doni o favori a/da parte di terzi, allo scopo di procurare vantaggi diretti o indiretti personali.
Nell’ambito dei suddetti comportamenti è fatto divieto in particolare di:
– effettuare promesse o indebite elargizioni di denaro o di altri benefici di qualsiasi natura a pubblici funzionari o ad incaricati di un pubblico servizio o a persone dagli stessi incaricati;
– effettuare omaggi e, in ogni caso, al di fuori delle consuetudini dell’Associazione in particolari occasioni dell’anno;
– accettare regali, omaggi, pressioni, raccomandazioni o segnalazioni di ogni genere che provengano dai funzionari pubblici o da incaricati di un pubblico servizio.
4. Imparzialità e Conflitto di Interessi
L’Associazione IASSP, in tutte le decisioni che influiscono sulle relazioni con i Destinatari, si impegna ad evitare ogni discriminazione in base all’età, al sesso, alla sessualità, allo stato di salute, alla razza, alla nazionalità, alle opinioni politiche e alle credenze religiose.
I Destinatari devono evitare situazioni e/o attività che possano condurre a conflitti di interesse o che potrebbero interferire con la loro capacità di prendere decisioni imparziali. I Destinatari, in caso di conflitto di interessi, devono astenersi dal concorrere, direttamente o indirettamente, ad ogni decisione o deliberazione relativa alla materia cui il conflitto afferisce.
Nessun Socio, partner, dipendente o collaboratore, inoltre, può procurarsi vantaggi personali in relazione all’attività esplicata per conto dell’Associazione, né utilizzare l’immagine dell’Associazione per promuovere altre attività che non siano quelle dell’Associazione.
5. Principio di lealtà e fedeltà
L’Associazione IASSP mantiene un rapporto di fiducia e di fedeltà reciproca con ciascuno dei Destinatari. Tutti i Destinatari devono considerare il rispetto delle norme del Codice Etico come parte essenziale delle loro obbligazioni nei confronti dell’Associazione.
6. Doveri e responsabilità
Le relazioni tra soci, partner, volontari, collaboratori e/o dipendenti devono svolgersi secondo i principi di civile convivenza, trasparenza, fiducia e integrità, nel rispetto reciproco e garantendo la tutela dei diritti e delle libertà delle persone.
I rapporti tra le diverse posizioni all’interno della associazione devono essere improntati ai principi di lealtà e correttezza e debbono ispirarsi al principio della responsabilità condivisa avendo come obiettivo comune l’interesse dell’Associazione nelle sue attività formative, istituzionali, di relazione, di promozione e di raccolta fondi.
Nei rapporti con organi, persone giuridiche, persone fisiche esterne all’Associazione, il Destinatario (o l’associato) deve inspirarsi a criteri di equilibrio e misura, nel rispetto dei doveri di discrezione e riservatezza, per non ledere il “buon nome” ed il “buon andamento” dell’Istituto.
7. Promozione del volontariato attivo
L’Associazione IASSP ritiene che il volontariato in Italia debba diventare una componente fondamentale e imprescindibile delle proprie attività. I volontari svolgono un ruolo fondamentale nell’opera di informazione e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica.
8. Trasparenza e completezza delle informazioni
L’Associazione IASSP si impegna ad informare in modo chiaro e trasparente tutti i Destinatari relativamente alla propria situazione ed al proprio andamento in relazione al rapporto instaurato con gli stessi, senza favorire alcun gruppo di interesse o singolo individuo.
9. Informazioni riservate e tutela della privacy
Il trattamento al quale saranno sottoposti i dati raccolti nelle banche dati e negli archivi cartacei, sarà diretto esclusivamente all’espletamento da parte dell’Associazione delle finalità attinenti all’esercizio della propria attività. I Destinatari sono tenuti a tutelare la riservatezza di tali dati e ad adoperarsi affinché siano osservati tutti gli
adempimenti previsti dalla normativa in materia di privacy (D.Lgs 196 del 30/06/2003) e sanciti nel “Documento Programmatico sulla Sicurezza in materia di protezione dei dati personali” approvato dal Consiglio Direttivo.
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