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Lo scorso 22 ottobre il ministro della Difesa Guido Crosetto ha incontrato a Roma il suo omologo dell’Arabia Saudita, principe Khalid Bin Salman Bin Abdulaziz, per discutere le possibili cooperazioni nel settore dell’industria della difesa e tra le Forze Armate dei due paesi
L’incontro tra il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto e il suo omologo saudita, il principe Khaled Bin Salman, tenutosi il 22 ottobre 2024 in Italia, ha evidenziato il rafforzamento delle relazioni bilaterali in ambito difensivo tra i due Paesi, con un focus particolare sulla cooperazione navale e aerea. Durante il colloquio, Crosetto ha avanzato proposte per potenziare la sinergia nella difesa marittima, suscitando l’interesse di Riyadh verso nuove tecnologie italiane, tra cui sistemi di difesa aerea e radar avanzati.
L’Italia, negli ultimi anni, ha consolidato il suo ruolo di partner strategico nella regione, con un approccio pragmatico alla difesa e sicurezza, volto a favorire stabilità e crescita tecnologica nel settore. In questa occasione, Crosetto ha presentato specifici sistemi navali e aerei, i quali potrebbero rientrare nel programma di modernizzazione militare saudita. Il principe Khaled ha mostrato un marcato interesse, con l’obiettivo di rafforzare le capacità difensive saudite, soprattutto in un contesto di crescente competizione regionale.
Parallelamente, l’Arabia Saudita sta esaminando opportunità di collaborazione con aziende italiane, come Fincantieri, per la costruzione di sottomarini e altre navi da guerra all’avanguardia, dotate di sistemi aerei senza pilota e tecnologie avanzate per il monitoraggio e la difesa aerea.
Questo incontro sottolinea la volontà comune di intensificare la partnership, contribuendo alla sicurezza del Golfo e del Mediterraneo.
Negli ultimi anni i rapporti bilaterali tra Italia e Arabia Saudita si sono intensificati con una serie di accordi chiave sia nel settore militare sia in quello energetico mirati a rafforzare le rispettive capacità e favorire una partnership strategica a lungo termine. Per quanto riguarda il settore militare già nel 2022 è stata avviata una collaborazione tra Fincantieri e il governo saudita volta alla fornitura di navi e sottomarini dotati di sistemi avanzati di monitoraggio e difesa tra cui mezzi navali senza pilota e il sottomarino Todaro. I negoziati si sono intensificati con un focus specifico sulla possibilità di joint venture finalizzate a produrre direttamente in Arabia Saudita una quota significativa di componenti per navi militari in modo da supportare la Vision 2030 saudita che mira a sviluppare una propria industria della difesa riducendo la dipendenza dalle importazioni e promuovendo la produzione locale.
Dall’incontro ne è emerso un forte interesse di Riyadh per i sistemi di difesa aerea e radar di fabbricazione italiana in ambito energetico. Le collaborazioni si sono concentrate in particolare sul petrolio e sul gas naturale con diversi accordi avviati già nel 2021 in cui Eni ha intrapreso una collaborazione con Saudi Aramco per lo sviluppo di progetti finalizzati alla lavorazione e al trasporto di gas naturale mirando a stabilizzare le forniture energetiche tra i due Paesi e a garantire all’Italia fonti affidabili e sicure nell’ottica della transizione energetica.
Saudi Aramco ed Eni hanno poi proseguito nel 2023 con accordi per esplorare l’impiego di tecnologie rinnovabili tra cui progetti congiunti per la produzione di energia solare ed eolica in linea con l’obiettivo saudita di diversificare il proprio mix energetico e ridurre la dipendenza dal petrolio come stabilito nel progetto Vision 2030.
Infine, sul fronte della sostenibilità ambientale, sempre nel 2023 i due Paesi hanno firmato intese specifiche per la riduzione delle emissioni attraverso lo sviluppo di tecnologie per la cattura e lo stoccaggio del carbonio e per la produzione di idrogeno verde con l’Italia che si pone come partner fondamentale per il trasferimento di conoscenze avanzate nel campo delle tecnologie a basso impatto ambientale.
Articolo di Giuseppe Gagliano, Presidente Cestudec e relatore dei progetti di formazione IASSP, pubblicato su StartMag
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03Oct
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