20
Oct
L’incredibile e quasi indecifrabile scarsa reattività del sistema di difesa israeliano, a fronte delle incursioni del gruppo islamista Ḥamās (Hamas), ha sorpreso il mondo. Difficile non interpretarlo come un segno della volontà globale di diversi attori statuali e asimmetrici verso un riposizionamento geopolitico ed economico, anche in relazione al conflitto russo-ucraino in corso.
I cambiamenti in atto sono, infatti, il risultato di logiche appartenenti ad un mondo sempre più complesso che necessita di essere analizzato con un approccio di sintesi idoneo a far emergere le interdipendenze tra le informazioni di intelligence raccolte in settori differenti, definibili come info-sfere; ne sono esempi, il settore economico-finanziario, sociale, cyber e militare.
La pluralità di informazioni settoriali, di per sé interpretabili in modo indipendente, possono offrire una chiave di lettura alternativa se valutate nel loro complesso: questo differente approccio analitico prevede, in primo luogo, di identificare le info-sfere di interesse da includere all’interno dell’analisi di scenario, che può evolvere nel tempo. In secondo luogo, di focalizzare l’attenzione sugli elementi comuni e convergenti tra le diverse info-sfere, con l’obiettivo di intercettare e far emergere più velocemente lo scenario di minaccia da affrontare. Dal momento che esse si sviluppano in spazi-tempi differenti, le informazioni al loro interno si producono con velocità diverse: interpretarle in maniera interdipendente consente di coglierne gli effetti a bassa intensità non immediatamente intuibili.
Tra i benefici di questo approccio, vi è la possibilità di arginare gli effetti della pervasiva dimensione tecnologica in cui siamo immersi, che restringe i tempi di valutazione e comprensione degli scenari. Inoltre, accelera il riconoscimento dei micro-cambiamenti del sistema, così come dei suoi segnali deboli, ma altresì rilevanti ai fini dei processi decisionali.
Si riportano alcuni esempi concreti di come info-sfere diverse, rispettivamente economico-finanziaria e cyber, interagiscono in un unico scenario di minaccia.
La solidità del sistema creditizio-finanziario e la correlata reputazione delle aziende ed istituzioni che lo compongono, dipendono in larga parte dalle informazioni comunicate sui media tradizionali e soprattutto sui new media. Si pensi in questo senso agli effetti che possono avere narrazioni ad hoc disseminate attraverso strumenti informatici quali bot, troll, meme, o video “deep-fake” sulle percezioni delle audience (1); oppure la lettura che ne fanno gli algoritmi di Trading ad alta frequenza (HFT) che, su base semi-automatica e ad altissima velocità, scelgono, eseguono e gestiscono ordini di compravendita di titoli in borsa. I potenziali impatti di sicurezza nazionale potrebbero essere intensi.
Ulteriore esempio sono le operazioni di finanza straordinaria con finalità ostile; quest’ultime possono infatti essere “preparate” attraverso operazioni di spionaggio informatico di tipologia APT (Advanced Persistent Threat) con lo scopo di colpire in modo silenzioso e persistente imprese o istituzioni target al fine di raccogliere informazioni utili al processo decisionale ostile. Quanto citato vale anche per le operazioni di spionaggio al fine di acquisire proprietà intellettuale per ridurre un gap tecnologico.
In conclusione, come si è provato brevemente a dimostrare, comprendere le dinamiche del sistema nella sua interezza rende auspicabile – per non dire necessario – affiancare ai più tradizionali metodi dell’analisi lineare ragionamenti e valutazioni di tipo complesso, interdisciplinari e di sintesi. Per garantirne una maggior efficacia occorrerebbe dotare gli uffici analisi di tecnologie immersive, come ad esempio la realtà aumentata, capace di simulare con informazioni multi-ambito i singoli scenari. Inoltre, l’utilizzo di tecnologie in grado di creare “gemelli digitali” (Digital Twin) offrirebbe la possibilità di replicare in ambiente virtuale luoghi, processi o infrastrutture fisiche. Gli algoritmi di intelligenza artificiale e Machine Learning contenuti all’interno di queste tecnologie consentono infatti di simulare il miglior comportamento del sistema in presenza di fattori di stress e alterazione.
In gioco non vi è solo il mantenimento del ruolo geo-politico ed economico del nostro Paese, ma soprattutto la potenziale perdita di spazi di libertà a cui la cosiddetta fine della storia ci ha abituato.
- https://www.collettiva.it/speciali/idea-diffusa-2-2022/2022/07/29/news/la_dimensione_cyber_del_conflitto_luci_e_ombre-2256410/
Alessandro Cardazzone Security Manager e collaboratore IASSP
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