02
Nov
“Gli antichi hanno chiamato infelice la saggezza che si acquisisce con l’esperienza delle cose perché ognuno la consegue a proprie spese. Occorre perciò che una saggezza simile stia il più lontano possibile dal principe poiché essa non solo arriverebbe tardi, ma a prezzo di innumerevoli mali per tutto il popolo.
Se Scipione l’Africano ha detto giustamente che è indegno di un uomo saggio l’espressione: “non l’avrei creduto”, quanto più non sembrerà indegna di un principe, dal momento che ciò non costa solo molto a lui, ma troppo allo Stato? Può accadere che duri per vent’anni una guerra intrapresa un giorno sconsideratamente da un giovane ignaro di guerre. Che marea di sciagure poi di ogni genere nascerà da questo? Quello alla fine rinsavendo troppo tardi dice “non l’avrei creduto”. Cedendo una sola volta ai suoi sentimenti privati o alle sollecitazioni di alcuni egli nomina magistrati corrotti che sovvertono tutto l’ordinamento dello Stato. Alla fine, si ravvede e dice: “non l’avrei creduto”. Ecco una saggezza che si si è acquisita a un prezzo troppo alto per la patria, giacché tutto il resto verrà a costare così caro.
Occorrerà quindi innanzi tutto educare l’animo del principe con massime e precetti ad essere saggio in virtù della ragione, non dell’esperienza. I consigli degli anziani suppliranno d’altro canto all’esperienza della vita che l’età non gli ha ancora fornito.
Non credere di poter fare tutto quello che vuoi come sono soliti ripetere ai principi sciocche donnette e adulatori; al contrario devi educare te stesso in modo da amare solo ciò che è lecito; e non credere che ti sia lecito quello che non è lecito a dei semplici cittadini. Quello che in altri è un errore, in un principe è un delitto.”
Da “L’Educazione del principe cristiano”, scritta nel 1515 uscì in prima edizione a Basilea nel 1516, e ora si trova in “Erasmo da Rotterdam, La formazione cristiana dell’uomo”, Rusconi 1989. Lo scritto fu elaborato e dedicato al giovane Carlo di Borgogna del quale Erasmo era diventato consigliere nel 1515 e che ben presto diventerà l’imperatore Carlo V.
Cav. Del Lav. Ing. Luigi Moretti
Presidente Palazzoli SpA
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