20
Jun
Il diktat del Parlamento europeo di vietare la produzione e vendita di auto con motori endotermici sul territorio dell’Unione, ovvero a benzina, diesel o gpl, sta sollevando molte perplessità e non piace alla maggioranza dei cittadini.
LE CONTRADDIZIONI DEL DIKTAT DEL PARLAMENTO
Byoblu aveva già messo in luce le contraddizioni di questa scelta e esposto le ragioni delle molte perplessità che tale decisione ha sollevato. Il Presidente di ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) Paolo Scudieri, aveva sottolineato la tendenza europea come una “schizofrenia mono-tecnologica” rivolta al solo elettrico. Senza parlare della perdita di posti di lavoro che in Italia ANFIA ha stimato in circa 73.000 posti nei prossimi anni, non compensati dalle circa 6.000 nuove posizioni che creerà la mobilità elettrica.
SCHIERAMENTI POLITICI DISTANTI UNITI NELLA CRITICA ALLA UE
Abbiamo sentito Marco Rizzo, segretario del Partito Comunista Italiano, che ha rilanciato la questione “elitaria” dell’elettrico la quale, visti i prezzi di accesso e le modalità di fruizione, renderà l’automobile sempre meno democratica e sempre più elitaria.
Estremamente critico anche l’europarlamentare di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza, il quale definisce questa decisione del Parlamento Europeo come una “follia“, mentre sottolinea l’abdicazione dell’industria europea verso quella cinese, detentrice della tecnologia e delle materie prime per le batterie utilizzate nelle auto. Fidanza si augura poi che al Consiglio europeo dove siedono i Governi, possa prevalere
“il realismo e pragmatismo” e si smetta di “inseguire le sirene ideologiche green che rischiano di fare danni enormi“
CITTADINI MOLTO SCETTICI SULLA SCELTA DELL’ELETTRICO 2035
Abbiamo poi raccolto anche delle ‘vox‘ da parte dei cittadini, i quali principalmente sono piuttosto scettici circa l’abolizione dei motori endotermici, oltre a evidenziare come il prezzo dell’elettrico sia troppo elevato ed accessibile non a tutti, oltre alle criticità riguardo la scarsità delle colonnine di ricarica. Qualcuno poi si domanda perché non si parli di Idrogeno, tecnologia veramente pulita.
ADDETTI AI LAVORI PREOCCUPATI PER LA FILIERA
Byoblu ha poi voluto sondare l’opinione degli addetti ai lavori, raggiungendo il Dr. Massimo Di Tore, direttore Comunicazione e Marketing di DR Automobiles Group, giovane e competitiva casa automobilistica italiana, fondata nel 2006 a Macchia d’Isernia, in Molise. Il Dr. Di Tore ha ricordato come tutte le tecnologie che vanno nel senso della transizione ecologica debbano essere incentivate e quindi non solo l’elettrico. Importante per il dirigente della DR Automobiles è poter
“salvaguardare un’intera filiera, un intero comparto che altrimenti in poco più di 13 anni farebbe difficoltà a riconvertirsi completamente soltanto nella direzione dell’elettrico“.
Insomma questo diktat del Parlamento europeo, lascia tutti molto perplessi ed è evidente che non sia una scelta realmente sostenibile.
articolo di Davide G. Porro pubblicato da Byoblu24
Trackbacks and pingbacks
No trackback or pingback available for this article.
Per qualsiasi domanda, compila il form
[contact_form name="contact-form"]
Leave a reply