08
Jan
![Palazzo-Reale3-800X800](https://www.iassp.org/wp-content/uploads/2022/01/Palazzo-Reale3-800X800.jpg)
Piero Gobetti nel 1925 scriveva “Bisogna amare l’Italia con orgoglio di europei e con l’austera passione dell’esule in patria”.
Chi pensa che le alabarde, le sentinelle, i posti di guardia difendano il tiranno, a mio giudizio sbaglia di grosso. Credo che egli se ne serva più per il cerimoniale e come spauracchio che non per la fiducia che vi ripone. Gli arcieri vietano l’ingresso al palazzo a chi è mal vestito e privo di mezzi, non già a individui ben armati e intraprendenti. Non sono gli squadroni a cavallo, non sono le schiere dei fanti che difendano il tiranno. Sono sempre quattro o cinque che mantengono il tiranno; quattro o cinque che gli tengono in schiavitù tutto il paese; è sempre stato così:cinque o sei individui sono ascoltati dal tiranno, o perchè si sono fatti avanti da soli, o perchè sono stati chiamati da lui come complici della sua crudeltà, compagni dei suoi piaceri, ruffiani delle sue dissolutezze e soci delle sue ruberie. Quei seicento ne hanno sotto di loro seimila cui fanno fare carriera, ai quali fanno avere il governo delle province o il controllo del denaro. Dopo costoro ne viene una lunga schiera e chi vorrà divertirsi a sbrogliare questa rete vedrà che non sono seimila, ma centomila, ma milioni che grazie a questa corda stanno attaccati al tiranno.
Etienne de La Boétie – Discorso sulla servitù volontaria
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