06
Oct
L’Istituto perde un grande logico e studioso di geopolitica, un sapere strategico al servizio dell’interesse nazionale. Una mente libera che ha insegnato anche in diversi dottorati e cursus presso lo IASSP, mi ha onorato della possibilità di evocare attraverso i nostri incontri il miracolo senza tempo che chiamiamo ancora “affinità elettiva”.
Per l’ultimo incontro nell’agosto di quest’anno gli ho chiesto di raggiungermi al Castello Machiavelli sullo spartiacque delle colline di San Casciano Val di Pesa, dove tutta la ragione geopolitica moderna ebbe inizio. Mi lesse in piena notte alcune pagine in francese di un vecchio libro di Raymond Aron, “La révolution introuvable”, forse per guardare da un altro tempo l’”ingaglioffimento” (come diceva Machiavelli) dell’immane miseria della politica italiana contemporanea. Anche noi abbiamo tentato di “mondarci, indossare abiti talari” e parlare del possibile altro ma in termini molto pratici con umiltà e con umano consenso dello stato di fatto e dei bivi che volontà e caso aprono davanti a noi.
Ivan Rizzi
Presidente IASSP
(nella foto Marco Alonzi Giaconi ripreso da me nelle stanze del Castello di Machiavelli)
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