14
Nov
Venerdì 1 Dicembre 2017
dalle ore 14.30 alle 18 circa
Istituto IASSP – Via Vittor Pisani 6 – Milano
“Ci vorrà sempre meno lavoro da parte degli individui per soddisfare i bisogni della comunità”. È l’allarme di Albert Einstein nel 1931 contro i pericoli dell’automazione, di ciò che sarebbe stata la “disoccupazione tecnologica”.
Negli stessi anni Keynes e Russell proposero una riconversione neo-umanistica della nozione di lavoro.
Il lavoro è infatti realizzazione personale, relazione, compito, dignità esistenziale e riconoscimento, non solo stipendio, necessità o “alienazione necessaria”. Ma oggi non si parla di tutto questo né di distribuzione del reddito, il lavoro stesso è secondarizzato, precarizzato, umiliato e con esso le nuove classi-generazioni che dovrebbero padroneggiarlo.
La questione non verte solo sull’alternativa tra lavoro obsoleto e innovativo – meno camerieri e più data scientis – poiché nel capitalismo-infinito non in tutti i paesi ci saranno abbastanza posti di lavoro, ma sullo spettro della riduzione a ente, a riserva on-demand intercambiabile e marginale di due o più generazioni di giovani sedotte e sedate dalla forma ipnotica dell’essere più virtuale che reale.
È ora di drammatizzare il tempo e l’atto per chi sente ridursi tutte le chances insieme al proprio tempo, mentre cresce l’ombra di un io inutile e impoverito.
Intervengono
Stefano Fassina – Economista, Politico
Diego Fusaro – Direttore del Dipartimento Filosofia Politica IASSP – Filosofo
Olga Iarussi – CEO South Europe Triumph International
Mario Gasbarrino – Presidente e AD Unes
Ivan Rizzi – Presidente IASSP
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2 comments
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Salve , qual è la procedura per partecipare alla conferenza ?
Buongiorno Roberto, mi scuso per il ritardo nella risposta ma i commenti al sito finiscono in mezzo a commenti spam. L'ingresso ai seminari è libero ma avendo a disposizione posti limitati per partecipare è prassi confermare la propria presenza scrivendo un'email a segreteria@iassp.org. Un cordiale saluto