29
Sep
Il giorno 30 settembre, alle ore 12:00, presso la Camera dei Gruppi Parlamentari in Roma, verrà presentato in anteprima il progetto “Operative Guidelines for Protection of Places of Worship from Terrorist Attacks – A new approach toward security design of public space” (Linee guida operative per la protezione di luoghi di culto nei confronti di attentati terroristici – Un nuovo approccio alla progettazione della sicurezza dello spazio pubblico), finalizzato alla produzione di linee guida destinate alla prevenzione od alla limitazione delle conseguenze disastrose per l’uomo e la sua proprietà derivanti da possibili attentati terroristici di matrice islamica perpetrati in luoghi di culto in Europa.
Dopo l’evento “Intelligence Collettiva: la sicurezza nello spazio cibernetico”, si avrà modo di entrare nel vivo della prima parte di questo innovativo lavoro, evidenziando alcuni risultati significativi della ricerca.
L’obiettivo della ricerca, condotta dal brillante ingegnere italiano Tiziano Li Piani, dottorando di ricerca presso la TU Delft e candidato IASSP sotto la supervisione dell’Onorevole A. Tofalo, del dott. M. Giaconi Alonzi, del dott. Alessandro Politi e del Presidente IASSP Ivan Rizzi, è infatti quello di conseguire, mediante l’analisi statistica, di un database preposto alla schematizzazione della minaccia terroristica.
Un progetto estremamente complesso ed articolato, il cui termine è previsto nei prossimi mesi, che grazie all’Istituto IASSP di Milano ha la possibilità di concretizzarsi in un percorso di sinergie fattive, tra la giovane mente brillante dell’ingegner Li Piani e le istituzioni attente alla sicurezza dello spazio in cui viviamo.
La globalizzazione, la diffusione di internet, il web e la rete di informazioni in perenne crescita, associati ad una inarrestabile innovazione tecnologica, rendono cruciali i concetti di sicurezza, di intelligence e di privacy. Le esigenze di sicurezza nazionale si congiungono alle istanze di tutela delle libertà individuali, e l’utilizzo della tecnologia è sempre più uno snodo cruciale, capace di avvicinare il mondo come di dividerlo nel contempo.
L’impressionante progresso delle tecnologie ICT, con il conseguente impatto di questo sviluppo assolutamente non lineare ma esponenziale, non può che far prestare attenzione a ricerche come quella dell’Ing. Li Piani.
La tecnologia è sempre stata una variabile fondamentale per indagare e comprendere l’evolversi delle relazioni e degli assetti internazionali; ora più che mai, con i giochi di potere a regolarsi sullo scenario di un mondo globalizzato e “cibernetico”. Se la tecnologia dominerà il mondo, dovrà anche salvarlo. Di conseguenza, cyberspazio e cyberpolitics sono le attuali frontiere in cui muoversi, qui il regno in cui gli attacchi terroristici si potenziano, qui deve essere il luogo in cui difendersi non solamente in modo passivo ma proattivo.
Investire nelle persone e nella formazione rimane dunque un’urgenza che qualsiasi sviluppo tecnologico non potrà mai compensare. La speranza non è una strategia, ancor di più quando in gioco vi sono la sicurezza internazionale, nazionale e individuale. Uno Stato per dirsi tale deve avere la capacità di tutelare se stesso, i suoi interessi e valori, quindi istituzioni e cittadini, e la velocità dell’era attuale impone una dinamicità adattativa alle continue evoluzioni che la rivoluzione cibernetica consente.
La prima rivoluzione da attuare è quindi umana, che esca da una logica di gerarchie e formalismi ormai stantìi. Lo spazio cibernetico è un terreno nuovo, impalpabile, costruito dall’uomo per l’uomo, continuamente modificabile, che condiziona ormai qualunque livello sociale e politico, basilare a livello strategico.
All’interno di questo spazio sono garantiti anonimato, velocità, utilizzo a costo minimo, e tutto ciò è sbalorditivo tanto nelle implicazioni positive quanto negative. La comprensione tradizionale di ogni tipo di relazione e connessione è ormai obsoleta, la percezione del tempo è istantanea, “real time”, così come le sue continue modificazioni ed espansioni di contenuto, i limiti geografici non sono più stringenti, la geolocalizzazione fisica è dilagante, i confini giuridici liquidi. Qui nuovi attori creano nuovi poteri, nuove possibilità di reciproche influenze, competizioni e conflitti.
Homo oeconomicus, homo politicus e ora homo cybericus. Lo Stato deve giocoforza assumere una nuova identità per poter fare politica nel ring virtuale, investendo maggiormente in conoscenza ed innovazione – soft power – per non perdere la sfida che il tempo attuale impone: cyber intelligence. Il futuro non transige dal prendere atto nel presente che – nel pubblico come nel privato – l’analisi, l’integrazione, la fusione della miriade di informazioni (Big Data, metadata) sono le vie per assicurarsi un beneficio immediato e a lungo termine.
ROMA, VENERDÌ’ 30 SETTEMBRE
PALAZZO DEI GRUPPI
via Campo Marzio, 78
Adiacente palazzo Montecitorio
CAMERA DEI DEPUTATI
Aula dei gruppi
Paola Mattavelli
(articolo tratto da 2duerighe Antiterrorismo: il progetto di ricerca dell’ing. Li Piani dallo IASSP approda alla Camera)
Trackbacks and pingbacks
No trackback or pingback available for this article.
Per qualsiasi domanda, compila il form
[contact_form name="contact-form"]Ultime notizie
03Oct
Leave a reply